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Inserto 33 : Itinerario regionale - Parco Nazionale del Gran Paradiso
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Recommend  Message 1 of 8 in Discussion 
From: MSN Nickname¤Ċąгlø¤  (Original Message)Sent: 5/2/2003 9:58 AM
 Parco Nazionale del
 Gran Paradiso


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Recommend  Message 2 of 8 in Discussion 
From: MSN Nickname¤Nuvola¤Sent: 5/2/2003 4:15 PM
 Piemonte on line
http://www.piemonteonline.it/pagine/parchi/granpar.htm

Parco Nazionale del Gran Paradiso

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, istituito ufficialmente nel 1922, ha una superficie di 71.000 ettari e si estende in parte sull'area Piemontese (33.300), in parte sulla Valle D'Aosta (37.700) e culmina sui 4061 metri della vetta del Gran Paradiso.

Il Gran Paradiso

Il paesaggio vegetale è modellato dallo sviluppo degli ambienti rupestri. Nelle zone ad elevato livello altimetrico la vegetazione è costituita essenzialmente rupicole, capaci di insediarsi nella nuda roccia. Attenuandosi la pendenza iniziano a comparire formazioni vegetali più evolute: le praterie alpine, che nel periodo della fioritura si colorano di fiori rosa, blu, azzurri e gialli.
Le pendici delle valli sono invece ricoperte da boschi. Nell'area piemontese, favorita da un clima più umido, sono presenti soprattutto latifoglie. In Val d'Aosta invece sono presenti un maggior numero di conifere, soprattutto larici e abeti rossi.
Tra queste montagne lo stambecco ha sempre trovato il suo habitat ideale. Dal 1822 ne fu vietata la caccia in tutto il Regno di Sardegna e questo progetto di tutela continua ancor oggi, tanto che il parco è popolato da oltre 5000 stambecchi. Da sempre presente in queste montagne è anche il camoscio. In tempi recenti si sono insediati anche diversi camosci, soprattutto a bassa quota. Il Gran Paradiso è anche popolato da cinghiali, marmotte, volpi, tassi, martore, faine, ermellini, donnole, e lepri alpine.
Un'altra protagonista induscussa del Parco è l'aquila reale. Tra gli altri uccelli si annoverano la pernice bianca, il fagiano di monte, la coturnice, la ghiandaia, ecc.

Il versante piemontese è il più selvaggio del Parco e dunque la maggior parte degli itinerari è adatta solo agli escursionisti esperti. Tra quelli che invece sono accessibili a tutti, i principali sono i seguenti:
da Ceresole Reale:
l'antico sentiero per il colle del Nivolet;
il sentiero per il rifugio Jervis (tempo di salita 2 ore circa);
il sentiero per il colle della Terra (tempo di salita 2 ore).
Inoltre si segnalano:
il San Besso (partenza Campiglia - tempo di salita 1,45 ore)
Borgate Boschietto e Boschiettiera (partenza Tressi - tempo di salita 1 ora)
Il Gran Piano di Noasca (partenza Noasca - tempo di salita 3 ore)
 

Informazioni utili:
Sede, Direzione e Servizio Turistico del Parco Nazionale del Gran Paradiso: Via Della Rocca, 47 Torino. Tel. 011/8606211 - Fax 011/8121305.
Segreteria Turistica: a Noasca Tel. e fax 0124.901070.
Comunità Montana Valli Orco e Soana, Via Torino 17 - Locana. Tel 0124/83136 - 83363.
Comunità Montana Grand Paradis: P.zza Chanoux, 1 - Villeneuve. Tel. 0165.921800.
Guide Alpine Valli Orco e Soana Tel. 0124.28515.

Come arrivare:
La Valle Orco e la Valle Soana, sul versante canavesano si raggiungono da Torino con la SS 460 e da Ivrea con la statale premontana che sale fino a Pont Canavese e poi si prosegue sulla SS 460. A Pont Canavese si prende la provinciale per la Val Soana. Nei pressi di Ronco si può proseguire per Forzo o per Valprato Soana (da dove si può raggiungere Campiglia o Pianprato).
Il versante aostano del Parco si raggiunge da Torino o da Milano con l'autostrada A5 della Valle d'Aosta

Periodo consigliato per la visita: primavera estate.


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Recommend  Message 3 of 8 in Discussion 
From: MSN Nickname¤Nuvola¤Sent: 5/2/2003 4:21 PM

cartagalgano_small.GIF (1909 byte) carta del parco

<O:P></O:P>Dove si trova:  nelle Alpi Graie, tra Piemonte e Valle d’Aosta

Anno di istituzione: 1922

Estensione: 72318 ettari (di cui 33861 in Piemonte)

Sentieri segnati e tabellati: si, con frecce indicatrici

Rifugi nell’area del parco: Rifugio Città di Chivasso (0124/953150), Rifugio Savoia (0165/94141), Rifugio Vittorio Sella (0165/74310)

 Informazioni: Ente Parco a Torino (011/8171187), Centro Visitatori a Noasca (0124/901070) e a Ceresole Reale (0124/953121-953186)

Storia: il Gran Paradiso fu il primo parco nazionale ad essere istituito in

Italia e fu voluto dal Re Vittorio Emanuele III che, nel 1918, decise di donare l’area, sua riserva di caccia privata,  allo Stato italiano. Ben 4 anni furono necessari all’effettiva entrata in funzione del parco che comunque non riuscì a tutelare la fauna fin dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1945, 

paradiso5.gif (27419 byte)

infatti, la popolazione di stambecchi era

Stambecchi al Rifugio Sella

ridotta a poche centinaia di esemplari e, quindi, era a rischio di estinzione. La più rigida tutela degli ultimi decenni ha favorito lo sviluppo di questo ungulato e oggi si contano circa 4000 capi.

 <O:P></O:P>Descrizione fisica: il parco si estende intorno all’imponente cima del

Gran Paradiso, l’unico 4000 totalmente italiano. Il versante piemontese si presenta difficilmente accessibile e tagliato da valloni lunghi e scoscesi percorsi da impetuosi torrenti. Le valli presentano tutte la caratteristica forma derivante dall’escavazione glaciale.

paradiso3.gif (24209 byte)

Laghi glaciali al Colle della Porta

Natura da scoprire:   il regno dello stambecco e del ghiaccio. Con queste poche parole si possono individuare i due elementi naturalistici chepredominano in tutta l’area del parco. Sarebbe però limitativo fermarsi a questi. Di grande interesse risultano essereanche le evidenti rocce montonate su cui sono visibili i millenari segni del passaggio dei ghiacciai. O le piccole valli pensili occupate

    spesso da laghetti oppure percorse da sinuosi ruscelli che superano il salto glaciale con lunghe e spumeggianti cascate. Tra la preziosa e rara flora va segnalata, in particolare, la stella alpina, fiore non comune sui prati e il cui incontro rappresenta

paradiso4.gif (27702 byte)

ormai un evento quasi eccezionale. 

Stella alpina presso il Lago Miserin

Situazione attuale: Per il Gran Paradiso non ci sono dubbi che dal punto di vista naturalistico sono stati ottenuto grandi risultati. Lo dimostra la presenta di oltre diecimila camosci e di quasi settemila stambecchi che lo rendono un paradiso naturale per la fauna selvatica. Osservare gli stambecchi che placidamente pascolano nella conca del Rifugio Sella, sotto il Col Louson, alla Casa di Orvielle o all’Herbetet è ormai diventata più che un’eccezione una regola. Il  vero e proprio tallone d’Achille del parco sono però i finanziamenti. La mancanza di fondi e gli esigui stanziamenti ministeriali hanno infatti comportato la drastica riduzione del personale di sorveglianza, gente del posto di grandissima esperienza e professionalità, a cui si devono i successi dell’area protetta.

 


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Recommend  Message 4 of 8 in Discussion 
From: MSN Nickname§CameraConVista§Sent: 5/6/2003 7:49 AM

  http://www.granparadisonatura.org/default.asp

COME ARRIVARE

  IN AUTO
Dall'Italia: Autostrada A5 Torino - Aosta
Dalla Francia: Tunnel del Monte Bianco o Colle del Piccolo San Bernardo (solo in estate)
  IN AUTOBUS
La fermata principale è ad Aosta da cui partono le varie linee per raggiungere le località del Gran Paradiso
(www.savda.it) sito in fase di costruzione
  IN TRENO
La stazione ferroviaria principale è ad Aosta. Ci sono delle fermate anche a: Sarre, Saint-Pierre, Villeneuve, Arvier, Avise
(www.trenitalia.it)
  IN AEREO
Gli aeroporti più vicini:
AOSTA (www.airvallee.it)
TORINO (www.turin-airport.com)
MILANO (www.sea-aeroportimilano.it)
GINEVRA (www.gva.ch/en/default.htm)
  Meteo, viabilità e bollettini neve:
  Arvier:  meteo
  Avise:  meteo
  Aymavilles:  meteo
  Introd:  meteo
  Rhêmes-Notre-Dame:  meteo | webcam
  Rhêmes-Saint-Georges:  meteo
  Saint-Nicolas:  meteo | webcam
  Saint-Pierre:  meteo
  Sarre:  meteo
  Valgrisenche:  meteo | webcam
  Valsavarenche:  meteo | webcam
  Villeneuve:  meteo

  Stazioni metereologiche VDA
  Viabilità:  Regione VDA | A5 (InfoTraffic) | IsoRadio*
   Segnala link interrotto | Proponi un link

 * RealAudio
  Gli sfondi della Valle D'Aosta da scaricare (jpg, 800x600)
     
     
     
  Link utili:
www.regione.vda.it
www.cm-grandparadis.vda.it


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Recommend  Message 7 of 8 in Discussion 
From: MSN Nickname§CameraConVista§Sent: 5/6/2003 7:52 AM
 
Provato due volte a fare copiaincolla che in anteprima si visualizza e poi pufff svanisce.......non omi resta che incollare il solo link sperando che la smetta di fare come Ghost

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Recommend  Message 8 of 8 in Discussion 
From: MSN NicknameCreativa®Sent: 5/31/2003 6:13 PM


Punti di Interesse


Valle di Campiglia

Santuario di S. Besso Sulla sinistra orografica della valle, ai piedi di un grande masso strapiombante, sorge il Santuario di S. Besso, antico luogo di culto. Ogni anno, il 10 agosto, le popolazioni della Val Soana e quelle di Cogne, sul versante aostano, salgono ai 2000 metri del santuario per una grande festa. Un'occasione da non perdere anche per il turista. Numerosi i percorsi escursionistici nella zona.


Gran Piano di Noasca

Gran Piano di Noasca Forse una delle zone meno conosciute e frequentate del Parco, il Gran Piano e le aree circostanti sono la meta ideale per chi desideri osservare branchi di camosci e stambecchi al pascolo. I prati verdeggianti sono ricchi di acque a tratti ricoperte dai bianchi piumetti degli eriofori. Una splendida traversata consente di raggiunge il Gran Piano partendo poco sotto il Colle del Nivolet, con una balconata continua sulla Valle Orco. 


Piano del Nivolet

Piano del Nivolet E' uno dei più interessanti altopiani delle Alpi, sviluppandosi per oltre sei chilometri a 2.500 metri di altitudine.
La zona è ricchissima di acqua: oltre ai numerosi laghetti, incastonati tra le rocce, la verde distesa di pascoli è percorsa dalla Dora di Nivolet che con i suoi meandri forma acquitrini e torbiere, ambienti ideali per la rana temporaria e per le molte specie di piante adattate a tale ecosistema.


Orvieille - Lago Djouan

Orvieille - Lago Djouan Un'antica strada che il re Vittorio Emanuele II percorreva in carrozza sale nel bosco di abeti rossi e larici fino alla più famosa casa di caccia, quella di Orvieille. Il pianoro dove sorgeva la casa, vicino a quella oggi sede dei guardaparco, e il bellissimo Lago Djouan, più sopra, costituiscono degli splendidi belvedere naturali sui ghiacciai e le vette del gruppo del Gran Paradiso.


Rifugio Vittorio Sella e Casolari dell'Herbetet

rifugio Vittorio Sella L'escursione che porta da Valnontey al rifugio Vittorio Sella è la più frequentata del Parco. Verso sera o al mattino presto nei pressi del vicino Lago del Lauson non è difficile avvicinare gli stambecchi. Da non perdere la bella traversata ai casolari dell'Herbetet con magnifici scorci sui ghiacciai della testata della valle. Il sentiero, piuttosto esposto e attrezzato con alcune corde fisse d'acciaio, richiede una certa prudenza.
 

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