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Inserto 33 : Mete europee - Siviglia
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Recommend  Message 1 of 4 in Discussion 
From: MSN Nickname¤Ċąгlø¤  (Original Message)Sent: 5/2/2003 9:59 AM
 S I V I G L I A


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Recommend  Message 2 of 4 in Discussion 
From: MSN Nickname¤Nuvola¤Sent: 5/2/2003 4:30 PM
 

Siviglia (Sevilla). E' questa la città che probabilmente meglio rappresenta l'Andalusia: un bellissimo e caratteristico quartiere, il Barrio de Santa Cruz, è il tipico e delizioso esempio dell'architettura urbana sviluppatasi durante e dopo la dominazione araba della regione, con le case rigorosamente bianche dalle finestre su cui pesanti inferriate smorzano la gioiosa macchia di colore data dai vasi fioriti e con i patios (cortiletti interni) ridondanti di piante e fiori. Oltre a ciò, monumenti retaggio della dominazione araba, l'Alcazàr sopra tutti, che sono il segno più evidente della ricchezza e della cultura delle popolazioni che fino al tredicesimo secolo governarono la città.
Siviglia ha poi la più bella e grandiosa delle chiese che potrete visitare in tutta la Spagna e non solo: la Cattedrale, con un impressionante retablo dorato di enormi dimensioni e navate in cui le fughe prospettiche tipiche del gotico spagnolo raggiungono la loro più rilevante magnificenza. Non pensate, quindi, di poter godere di tutto ciò senza pagare il prezzo di tanta bellezza: orde di turisti invadono le strette vie e le piazze del centro della città che ha già circa settecentomila abitanti: l'affollamento delle zone più interessanti e commerciali è, quindi, garantito praticamente in tutte le stagioni dell'anno.
Entrare nel complesso dell'Alcazàr non è sempre facile, frequenti e lunghe sono le code di turisti che attendono il turno per raggiungere l'agognato ingresso in quello che, con la Cattedrale, è il più visitato dei monumenti cittadini. Anche l'ingresso alla Cattedrale, come spesso accade in Spagna, è a pagamento sempre che non si riesca (e non è difficile) ad approfittare della celebrazione delle messe per entrare senza dover pagare il biglietto. Sempre a pagamento è invece la visita alla torre della Giralda, un tempo minareto e oggi campanile simbolo di Siviglia, il cui ingresso avviene dall'interno della chiesa e dal Patio de los Naranjos attiguo.
Nonostante la presenza dei numerosissimi visitatori, passeggiare per i vecchi quartieri del centro è sempre un piacere ed è una continua scoperta di angoli tranquilli, vicoletti, piazzette su cui si aprono meravigliosi patios profumati, su cui affacciano palazzi e case sempre con un tocco di colore a rendere il tutto unico. In grande numero, ovviamente, bar, ristoranti e locali - aggiungono ulteriore calore e vivacità senza però guastare - dove la sera sembra riversarsi l'intera popolazione della città per bere un bicchiere e assaporare le numerosissime e sempre appetitose tapas che vi vengono proposte.
Si ha talvolta l'impressione che ci sia un qualcosa di troppo: troppa gente, troppa animazione, troppo turismo e quindi commercializzazione esasperata, ma la visita a questa città, almeno per un paio di giorni, è veramente irrinunciabile se si vuole davvero vedere e capire l'Andalusia e la mentalità della sua gente. Trovare un posto per dormire non è sempre facile impresa: gli hostales, che pur in grande numero sono sparsi per il centro, sono spesso al completo, generalmente non di buona qualità e dai prezzi decisamente esosi rispetto alla media del paese. Per questo motivo, se possibile, è meglio raggiungere la città nelle ore del mattino quando avviene il ricambio degli ospiti e la scelta delle stanze è migliore.
Le zone in cui cercare alloggio in centro sono sostanzialmente due: una è quella intorno a Calle Gravina, una stretta via non lontano dal museo di Belle Arti (ingresso gratuito per i cittadini Ue), un po' defilata rispetto al grosso del flusso turistico anche se abbastanza vicina alla nuova stazione degli autobus di Plaza de Armas (bus per Madrid, l'Estremadura, il Portogallo, ecc.); l'altra è quella attorno a Santa Maria la Blanca, attigua al Barrio de Santa Cruz e non lontana anche dall'altra stazione degli autobus, sita in Prado de San Sebastian, oltre il grande viale a sud dell'Alcazàr.
Un posto tutto sommato di buon valore è l'Hostal Santa Maria la Blanca, sull'omonima via: qui stanzette dignitose con bagno sono offerte a 30 euro. Nei dintorni, come detto, se ne trovano alcuni altri a prezzi simili anche se la qualità dell'offerta non è proprio entusiasmante: anche salendo di prezzo non è facilissimo avere delle buone sistemazioni o trovare una camera libera nelle ore pomeridiane e serali.
Il centro della città pullula di ristoranti e locali in cui si può mangiare qualcosa: vicinissimo alla chiesa di Santa Maria la Blanca se ne trovano tre o quattro, tipicamente turistici (ma non troppo) e apparentemente equivalenti, in cui consumare un pasto può anche non destare entusiasmi; tra questi El Cordobès ed il Mezquita hanno menu a circa 6 euro, bibita inclusa.
A Siviglia presso il mercato coperto dell'Arenal è possibile acquistare tutto quello che serve (buon vino incluso) per arrangiarsi in proprio, spesso con maggiore soddisfazione rispetto ai menu standard dei locali del centro (quelli più economici, s'intende) potendo acquistare salumi, formaggi, frutta e verdura a prezzi decisamente buoni. Per recarsi all'aeroporto c'è un comodissimo e abbastanza frequente servizio di bus che transita dal centro. Recatevi presso l'ufficio turistico, un centinaio di metri oltre la Cattedrale, per avere orari di treni e autobus in partenza dalla città, mezzi in genere frequenti per le maggiori destinazioni della regione.


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Recommend  Message 3 of 4 in Discussion 
From: MSN Nickname¤Nuvola¤Sent: 5/2/2003 4:43 PM
 
ottima la galleria di foto....
 

 


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Recommend  Message 4 of 4 in Discussion 
From: MSN Nickname¤Nuvola¤Sent: 5/2/2003 4:48 PM

http://www.tgcom.it/ArticoloTgCom/articoli/articolo85544.shtml

I quartieri storici

Dal Barrio Santa Cruz a Plaza de Toros

Di fronte alla ‘Giralda’ si estende il ‘Barrio de Santa Cruz’, la parte meglio conservata dell’antico ghetto ebraico (la ‘Juderia’).

 

 

E’ il quartiere simbolo di Siviglia, col suo labirinto mediterraneo di strette viuzze dalle case bianche con profili gialli e rossi e le finestre e i balconi protetti da grate in ferro battuto.

Meraviglioso lo spettacolo dei ‘patios’ che si intravvedono al di là dei cancelli, coi porticati fioriti e le pareti rivestiti di azulejos. Incantevole l’angolo di plaza de Santa Cruz, e interessante l’’Hospital de los Venerables Sacerdotes’, uno degli edifici più notevoli del barocco sivigliano, costruito fra il 1676 e il 1697.

Altra attrazione da non perdere è la ‘Casa de Pilatos’, dietro la chiesa di plaza de San Ildefonso. Costruita a partire dalla fine del XV secolo, fra le tante bellezze architettoniche vanta un patio principale che rappresenta una sintesi perfetta di stile gotico, islamico e rinascimentale.

 

Il centro commerciale della città, ideale per gli acquisti, è formato da due vie pedonali parallele, calle Sierpes e calle Cuna.

Il più importante itinerario devozionale, fitto di chiese e conventi di estremo interesse e colmi di capolavori (retablos e sculture), si snoda invece per il ‘Barrio de la Macarena’.

Chi è interessato al gigantesco complesso inaugurato dopo l’Exposicion International deve oltrepassare il Guadalquivir e raggiungere il ‘Parque de los Descubrimientos’, un incrocio fra il parco dei divertimenti e il parco tecnologico, risultato della riconversione degli edifici e dei padiglioni che ospitarono l’Expo.

Molto raccomandabile è la visita al Museo delle Belle Arti, ospitato dal ‘Convento de la Merced Calzada’, uno degli edifici più interessanti del manierismo andaluso. Ospita capolavori del barocco e del manierismo, tele di Zurbaran, di Murillo e del grande pittore seicentesco sivigliano Juan Valdes Leal.

 

La Plaza de Toros, costruita a partire dal 1761, è considerata la più bella di Spagna per l’armonia delle proporzioni e l’eleganza della decorazione.

Altra immagine-simbolo di Siviglia è quella della Torre de Oro, costruita dagli arabi nel XIII sec. e collegata all’Alcazar da una muraglia oggi scomparsa. Fu utilizzata come cappella, prigione e imbarcadero e oggi è sede del Museo della Marina.

Il capolavoro del barocco sivigliano nel campo dell’architettura civile è invece il ‘Palacio de San Telmo’ (XVII e XVIII sec.) Dai giardini del palazzo fu ricavato lo spettacolare Parco di Maria Luisa, abbellito da padiglioni e piazze monumentali.

 

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